Hola carissim*,
il prossimo 13 e 14 settembre si svolgerà la 7° edizione della manifestazione "In moto per uno straccio di pace", organizzata dal Motoclub Guzzi di Ravenna. Tale manifestazione, ideata in seguito alla tragedia dell'11 settembre, si propone come un segno dell'anelito alla pace da parte di chi vive quotidianamente la passione per le due ruote; vi riporto qui un breve estratto dal comunicato stampa emanato dagli organizzatori per l'edizione 2007:
"Quello che ognuno di noi dovrebbe fare è organizzarsi in modo tale da trasmettere un messaggio di Pace in ogni momento della quotidianità. Dobbiamo farci sentire, vedere, organizzando iniziative come il corteo motociclistico di Roma, la manifestazione, che oggi siamo qui a presentare per la sesta volta, vuole essere considerata come un evento duraturo, un piccolo segno di pace e che deve rimanere patrimonio di ognuno di noi.
E questo lo si deve al fatto che, oltre ad essere un appuntamento per gli appassionati delle due ruote, l’incontro rappresenta anche un’occasione aperta a tutti per costruire una rete di scambio, per conoscersi e compiere un pezzo di strada insieme, anche nella vita. Motociclisti accomunati da un forte desiderio di Pace e che per un giorno metteranno i propri veicoli, abitualmente usati solo per svago o necessità a servizio di un messaggio importante che accomuna TUTTI gli uomini."
Il programma della manifestazione prevede, a grandi linee, l'arrivo a Ravenna entro le 18.00 di sabato 13 settembre e la partenza alla volta di Roma Piazza San Pietro la mattina del 14 alle 6.00. Il ricavato delle iscrizioni e dell'offerte quest'anno sarà devoluto alla Curia di Ravenna e alle associazioni Medici Senza Frontiere, Ai.Bi. (Amici dei Bambini), Piccolo Mondo.
Due anni fa, con due amici (anch'essi come me membri del Motoclub Coordinamento Motociclisti), ci facemmo trovare la domenica mattina presso la sosta che il corteo, proveniente da Ravenna, avrebbe dovuto fare poco prima di Orte e tornammo verso Roma insieme ai motomanifestanti. Quest'anno mi piacerebbe invece partecipare a tutta la manifestazione arrivando fino a Ravenna già dal sabato, magari con un nutrito gruppo di fruitori di questo blog; chi si vuole unire? (Per i dettagli seguite i link sparsi nel testo del post)
Lampos a tod*s
↓seppe
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Due parole sui motopaciciclifistinonviolenti
Questo blog InMotoperlaPace vuole essere un metaluogo di incontro tra persone che si sentono accomunate dalla passione per le due ruote e da una apirazione alla pace ed alla noviolenza. Il nome scelto riesce a rappresentare i due concetti fondamentali della filosofia di fondo di queste pagine: InMotoperlaPace può essere letto sia come in movimento per la pace che in motocicletta per la pace; ovvero la pace è un obiettivo verso e per il quale muoversi e può esistere un modo di vivere la propria personale passione per le due ruote che sia esso stesso motore attivo di questo muoversi verso e per la pace.
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Campagna Io Non Voglio Morire
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domenica 3 agosto 2008
Gb, la prima assicurazione auto che rispetta le regole dell’Islam
Hola carissim*,
capisco che il titolo di questo post, letto così, ispirerebbe la più classica delle risposte: ” e chissene…”; ma forse pochi sanno che la finanza islamica si basa su un principio molto particolare: i soldi non devono creare soldi, ovvero si può fare profitto solo ed esclusivamente tramite la produzione di beni o l’offerta di servizi, mentre prestare soldi per ricavarne un interesse (qualsiasi sia il tasso praticato) è immorale. A questi principi si ispira anche la polizza RC Auto, ora disponibile in Gran Bretagna, di cui si parla nell’articolo sotto riportato.
Chissà perchè di questi aspetti dell’Islam ce ne parlano molto raramente, forse perchè per la nostra parte di mondo sarebbero molto più pericolosi di tutti i terroristi messi insieme?
Lampos a tod*s
↓seppe
Da Repubblica Online
Gb, la prima assicurazione auto che rispetta le regole dell’Islam
Salaam Halal vende polizze su Internet che rispettano la Sharia. L’idea è che i rischi vengano condivisi tra i clienti: c’è un fondo collettivo per il pagamento dei sinistri. La finanza islamica si diffonde sempre più nel Paese
I musulmani che vivono in Gran Bretagna, e sono guidatori, da oggi potranno vivere una vita ancor più rispettosa delle leggi dell’Islam. Ha aperto i battenti infatti la prima compagnia assicurativa automobilistica che segue le regole della Sharia,il diritto islamico.
Si chiama Salaam Halal, permette di accendere una polizza via internet e, se avrà successo, incomincerà alla fine del 2008 a proporre anche assicurazioni per la casa. La società ha una particolare struttura finanziaria e amministrativa: in arabo si chiama “Takaful” e il concetto alla base è quello della condivisione dei rischi tra coloro che detengono le polizze.
Questo il meccanismo: i rischi coperti dalla polizza auto non passano in toto dal cliente alla compagnia, come avviene con i normali contratti, ma vengono sostenuti dai clienti nel loro insieme, tramite un fondo collettivo che serve per il pagamento dei sinistri. Se a fine anno nel fondo rimangono risorse in eccesso, si paga di meno la polizza successiva.
Altra grande differenza tra questa e le altre compagnie assicurative - quelle occidentali - riguarda il modo in cui vengono impiegati i soldi incassati. Come succede con le banche islamiche, non sono ammessi investimenti che generano interessi perché per l’Islam gli interessi sono una forma di usura. Assolutamente vietato, poi, usare il denaro per business che abbiano a che fare con le bevande alcoliche.
“Salaam Halal è il primo operatore assicurativo indipendente ‘Takaful’ disponibile in questo Paese. Il suo lancio è un significativo passo avanti nella crescita della finanza islamica in Gran Bretagna”, ha detto l’amministratore delegato Abdulaziz Hamad Aljomaih.
Londra è teatro di un fiorente business “halal”, cioè rispettoso degli insegnamenti di Maometto: dai supermercati ai ristoranti (compresi alcuni McDonald’s) fino alle banche islamiche. La prima ha aperto nel 2004, e da allora la “finanza coranica” si è diffusa sempre più.
Il governo britannico ha favorito lo sviluppo di questo mercato, fornendo un quadro giuridico preciso per questo tipo di finanza e modificando il sistema fiscale per non penalizzare i suoi prodotti finanziari. Nel febbraio 2007 la City ha persino creato un mercato secondario per la compravendita delle obbligazioni emesse e gestite in base alla Sharia.
capisco che il titolo di questo post, letto così, ispirerebbe la più classica delle risposte: ” e chissene…”; ma forse pochi sanno che la finanza islamica si basa su un principio molto particolare: i soldi non devono creare soldi, ovvero si può fare profitto solo ed esclusivamente tramite la produzione di beni o l’offerta di servizi, mentre prestare soldi per ricavarne un interesse (qualsiasi sia il tasso praticato) è immorale. A questi principi si ispira anche la polizza RC Auto, ora disponibile in Gran Bretagna, di cui si parla nell’articolo sotto riportato.
Chissà perchè di questi aspetti dell’Islam ce ne parlano molto raramente, forse perchè per la nostra parte di mondo sarebbero molto più pericolosi di tutti i terroristi messi insieme?
Lampos a tod*s
↓seppe
Da Repubblica Online
Gb, la prima assicurazione auto che rispetta le regole dell’Islam
Salaam Halal vende polizze su Internet che rispettano la Sharia. L’idea è che i rischi vengano condivisi tra i clienti: c’è un fondo collettivo per il pagamento dei sinistri. La finanza islamica si diffonde sempre più nel Paese
I musulmani che vivono in Gran Bretagna, e sono guidatori, da oggi potranno vivere una vita ancor più rispettosa delle leggi dell’Islam. Ha aperto i battenti infatti la prima compagnia assicurativa automobilistica che segue le regole della Sharia,il diritto islamico.
Si chiama Salaam Halal, permette di accendere una polizza via internet e, se avrà successo, incomincerà alla fine del 2008 a proporre anche assicurazioni per la casa. La società ha una particolare struttura finanziaria e amministrativa: in arabo si chiama “Takaful” e il concetto alla base è quello della condivisione dei rischi tra coloro che detengono le polizze.
Questo il meccanismo: i rischi coperti dalla polizza auto non passano in toto dal cliente alla compagnia, come avviene con i normali contratti, ma vengono sostenuti dai clienti nel loro insieme, tramite un fondo collettivo che serve per il pagamento dei sinistri. Se a fine anno nel fondo rimangono risorse in eccesso, si paga di meno la polizza successiva.
Altra grande differenza tra questa e le altre compagnie assicurative - quelle occidentali - riguarda il modo in cui vengono impiegati i soldi incassati. Come succede con le banche islamiche, non sono ammessi investimenti che generano interessi perché per l’Islam gli interessi sono una forma di usura. Assolutamente vietato, poi, usare il denaro per business che abbiano a che fare con le bevande alcoliche.
“Salaam Halal è il primo operatore assicurativo indipendente ‘Takaful’ disponibile in questo Paese. Il suo lancio è un significativo passo avanti nella crescita della finanza islamica in Gran Bretagna”, ha detto l’amministratore delegato Abdulaziz Hamad Aljomaih.
Londra è teatro di un fiorente business “halal”, cioè rispettoso degli insegnamenti di Maometto: dai supermercati ai ristoranti (compresi alcuni McDonald’s) fino alle banche islamiche. La prima ha aperto nel 2004, e da allora la “finanza coranica” si è diffusa sempre più.
Il governo britannico ha favorito lo sviluppo di questo mercato, fornendo un quadro giuridico preciso per questo tipo di finanza e modificando il sistema fiscale per non penalizzare i suoi prodotti finanziari. Nel febbraio 2007 la City ha persino creato un mercato secondario per la compravendita delle obbligazioni emesse e gestite in base alla Sharia.
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